Le macchine a leva negli ultimi 70 anni
di Claudio SantoroLa Marzocco Leva
Sin da quando le prime macchine a leva sono state prodotte, il mercato si è progressivamente spostato sulle macchine a pompa. Solo pochi produttori hanno continuato a produrre macchine a leva professionali come Izzo, San Marco, La Pavoni, Victoria Arduino ed alcuni altri. Le macchine a leva sono state considerate da molti torrefattori e baristi professionisti come degli oggetti vintage o addirittura antiquati, sicuramente non come macchine di punta da utilizzare in torrefazioni/bar di alto livello.
Durante la fiera Host di Milano tenutasi nell’ottobre del 2017, le cose sono però improvvisamente cambiate quando il produttore La Marzocco ha presentato la sua nuova macchina a leva professionale chiamata appunto “Leva”. Da quando Leva è stata lanciata sul mercato, l’interesse per le macchine a leva da parte di professionisti ed appassionati al caffè è cresciuto esponenzialmente.
Attualmente, infatti, non è insolito trovare torrefattori e bar che orgogliosamente mostrano e vantano le loro macchine a leva associate ad accessori di livello altissimo come macinacaffè e bilance di precisione, strumenti di livellazione della polvere di caffè nel filtro e specialty coffee.
Per quanto concerne invece il lato domestico, le macchine a leva hanno negli anni mantenuto un profilo basso ma costante. Buona parte degli appassionati “home-barista/coffee aficionados” possiede o ha comunque posseduto almeno una macchina a leva come La Pavoni Europiccola, Elektra Microcasa leva, Faemina, Caravel, Olympia Cremina, Strietman, Pontevecchio, Zacconi, ect.
Nuovi produttori si sono anche aggiunti in questo segmento con le loro macchine a leva come per esempio Flair Espresso, Cafelat Robot, Rok Presso che, oltre a permettere un’estrazione di espressi eccezionali, sono altamente portabili data la loro dimensione compatta e l’assenza di pesanti caldaie. Per usare queste macchine è infatti sufficiente avere dell’acqua appena bollita.
Se vi chiedete come mai molti “home-barista” adorano le macchine a leva domestiche, ci sono più motivazioni:
- La maggior parte di queste macchine domestiche sono dette “leve-dirette”, ciò vuol dire che non c’è una molla a spingere il pistone ma la pressione necessaria per l’estrazione dell’espresso è direttamente esercitata dall’utilizzatore; questa particolarità permette di controllare un ulteriore aspetto dell’espresso, quello che è tecnicamente indicato come profilo di pressione.
- È possibile giocare con tempo di pre-infusione e pressione di pre-infusione.
- È possibile estrarre l’espresso ad una temperatura di gruppo e pressione di pre-infusione variabile, così da massimizzare la resa per ogni tipo di tostatura (chicchi tostati chiari normalmente necessitano di una più alta pressione di pre-infusione mentre chicchi tostati più scuri di una pressione di pre-infusione inferiore e più breve).
- Ridotti costi di manutenzione ed un mercato di fornitori terzi molto vasto dove poter trovare filtri, portafiltri senza fondo (bottomless), kit di profilatura, manici di legno e tanto altro a prezzi accattivanti.
- Prezzo! Una macchina a pompa che permette un controllo così elevato delle variabili d’estrazione è solitamente molto costosa. La maggior parte delle macchine a leva può essere acquistata di seconda mano anche per meno di 200 euro.
- In ultimo ma non meno importante, le macchine a leva sono dei veri e propri oggetti di design da ammirare. Dato che molte delle macchine a leva oltre a garantire espressi incredibili sono belle da guardare, è abbastanza facile scovarne foto su tutti i social media. Non a caso, infatti, molti possessori di macchine a leva sono loro stessi designers, fotografi o in generale persone che prestano molta attenzione al dettaglio estetico e qualità costruttiva. Alcuni modelli sono persino esposti in musei. La Pavoni Professional per esempio, è esposta al MoMA (Museum of Modern Art) di New York.
In base a quanto detto, non ci si sorprende quindi se i punti sopra indicati colpiscono persino gli appassionati più esigenti.
Tornando invece sul segmento professionale, La Pavoni ha negli anni recenti ripreso la produzione di una delle più belle macchine mai realizzate: La Pavoni modello Diamante, anche conosciuta come “Concorso”. Fu disegnata negli anni ’50 da due star del design quali Enzo Mari e Bruno Munari e, la sua estetica viene considerata tutt’oggi senza tempo.
Tra le molte macchine a leva, alcune meritano una menzione particolare e sono capaci di estrarre dei caffè eccelsi:
- Flair Espresso: il produttore di questa macchina merita un particolare riconoscimento per aver portato la profilazione della pressione su macchine domestiche ad un prezzo accessibile. Si tratta tra l’altro di macchine altamente portabili ed ultra leggere.
Flair Espresso Pro 2
- La Pavoni: i modelli Europiccola e Professional sono il primo approccio alla leva per tantissimi appassionati da decenni. La semplicità e la bellezza del loro design è apprezzata a tal punto da trovare queste macchine in scene di svariati film hollywoodiani (Il talento di Mr. Ripley; Il Padrino; Ti presento i miei; 007-Vivi e lascia morire; e altri).
- Cafelat Robot: la sua forma rievoca quella della “Baby Faemina” (1950 circa). Qualità costruttiva superba, filtri da 58mm e capace di estrarre espressi incredibili. In tanti restano ammaliati dal bellissimo design di questo modello.
- Londinium: le macchine di questo produttore sono forse il meglio come rapporto qualità/prezzo nelle macchine a leva con molla. Ottima qualità costruttiva, pressione di pre-infusione regolabile, manutenzione “fai-da-te” accessibile e capacità di estrarre espressi incredibili sono alcune delle caratteristiche di questo modello.
- Strietman: una piccola azienda olandese che non realizza solo macchine per espresso a leva ma vere e proprie opere d’arte. Ogni pezzo è interamente fatto a mano da Wouter Strietman, fondatore e designer dell’omonima azienda. L’ultimo modello sfornato è la CT2: materiali, design e maestria artigianale portati all’estremo. Camicia del gruppo estrattore in acciaio inox e resistenza a basso consumo sono due delle innovazioni presenti in questo modello.
Strietman CT2
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Olympia Express: azienda svizzera che negli anni è stata capace di alzare la qualità costruttiva a tal punto da diventare un vero e proprio riferimento nel settore. La “Cremina” è il loro modello di macchina a leva diretta attualmente in produzione.
Olympia Cremina
- Bezzera: il modello “Strega” è forse una delle macchine a leva con molla più utilizzate in entrambi i segmenti: domestico e professionale. Questo modello è diventato un classico tra gli altri concorrenti grazie alla sua semplicità, buona qualità costruttiva e prezzo relativamente accessibile.
Quelle appena elencate sono solo alcune delle macchine attualmente disponibili nel mercato del nuovo. La domanda che resta ora da porsi è: come scegliere una macchina a leva? Quali sono le caratteristiche da considerare? A queste e altre domande cercheremo di rispondere in futuri articoli di questo blog.
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