Macchine a leva del 2021

di Simone Forgia, Claudio Santoro

Il 2021 non sarà sicuramente un anno facile per le aziende di tutto il mondo e il settore del caffè non fa eccezione, con bar, caffetterie e torrefazioni che devono adattarsi a molte restrizioni. Nonostante ciò, sembra che questo si tratterà di un anno molto interessante e pieno di novità per gli amanti delle macchine per espresso a leva. Molti sono infatti i nuovi modelli che dovrebbero venire presentati, soprattutto per l’ambito domestico, facendoci comprendere come probabilmente si sta finalmente riscoprendo questo tipo di tecnologia che sì, si può considerare vecchio, ma che ha ancora molto da offrire al mondo del caffè e lo spazio per l’innovazione non manca.

Ecco allora che vi vogliamo parlare brevemente delle novità più attese che ci aspetteranno nel corso del 2021.

ACS Vostok 1 gruppo e Vesuvius Leva
La partenopea Advanced Coffee Solutions (ACS) prevede l’annuncio di ben due macchine, con un’estetica diversa ma molte caratteristiche in comune. La Vostok si baserà sulla già conosciuta piattaforma presentata nel 2015 all’Host di Milano, la differenza principale sarà la presenza di un solo gruppo erogatore per delle dimensioni ridotte. Come le sue controparti a 2 e 3 gruppi, avrà due caldaie (da 0,8 litri per l’acqua e 2,3 litri per il vapore) e il gruppo sarà termoregolato da un PID così da mantenere stabili le temperature e velocizzare la fase iniziale di riscaldamento, promettendo di essere pronta all’uso dopo soli 12-15 minuti. Il gruppo erogatore montato sarà una versione modificata di un gruppo San Marco con doppia molla e con la presenza di un manometro per monitorare il profilo di pressione. L’utilizzo di una doppia caldaia garantirà anche un notevole risparmio energetico in quanto verrà solo riscaldata la quantità d’acqua necessaria per qualche caffè ed una pompa permetterà di scegliere la pressione di preinfusione da 1 a 5 bars.

ACS Vostok e Vesuvius Leva

ACS Vostok sulla sinistra e Vesuvius Leva sulla destra

La Vesuvius Leva invece deriverà dalla piattaforma della già esistente Vesuvius a pompa e avrà pressoché le stesse caratteristiche della Vostok 1 gruppo ma con anche la presenza di un serbatoio da 3 litri in aggiunta alla possibilità di collegarla direttamente alla rete idrica. Le prime 10 Vesuvius Leva saranno pronte per la fine di febbraio / inizio marzo mentre per la Vostok la data di annuncio resta ancora da definire. Il prezzo sarà compreso tra i 3'600 e i 4'000 euro a dipendenza del modello.

Lapera DS

Lapera DS

Tra le macchine largamente anticipate del 2021 vi è anche la nuovissima Lapera DS. Costruita a Montréal, in Canada, il suo design prende grande spunto dalla storica Brugnetti Aurora. Nonostante l’estetica vintage, la macchina nasconderà molta tecnologia al suo interno. Sarà infatti dotata di una caldaia da 4 litri in acciaio inossidabile regolata tramite PID e con un sistema di scambiatore di calore accuratamente studiato nei materiali e nel funzionamento per garantire un tempo di recupero tra un espresso e l’altro di soli 2 minuti. Sarà inoltre dotata di un pistone auto-centrante per una maggiore longevità delle guarnizioni e la molla sprigionerà poco più di 9 bars al suo picco ma sarà regolabile di fabbrica su richiesta.

Si tratterà comunque di una macchina commerciale pensata per rimanere accesa tutto il giorno e richiederà quindi all’incirca 1 ora dall’accensione fino a che il gruppo si riscaldi correttamente. Per questo motivo sotto la scocca avrà montato un piccolo display per impostare gli orari di accensione e spegnimento automatici, la temperatura nella caldaia e sarà anche presente una porta USB per gli aggiornamenti del software.

Per garantire la completa silenziosità dell’unità, essa non avrà alcun tipo di pompa e funzionerà solo tramite collegamento diretto alla linea idrica, dalla quale dipenderà anche la pressione di preinfusione. Le prime 9 unità saranno pronte per la vendita nelle prime settimane di marzo e verranno prodotti ulteriori 10 esemplari durante l’anno, mentre il prezzo rimane ancora sconosciuto.

Flair 58

Flair 58

La popolare casa statunitense Flair Espresso, dopo l’ampio successo riscosso dai loro modelli Classic, Signature, Pro e dal più economico Neo, si vuole concentrare ora su di un modello un po’ meno compatto e facile da trasportare ma pensato per chi vuole ancora maggiore controllo e un flusso di lavoro semplificato. 

Come dice il nome, questo nuovo modello sarà caratterizzato da un filtro da 58mm, dando accesso al più ampio mercato di accessori per caffè e inoltre, a differenza di tutti i precedenti modelli, avrà un allaccio diretto all’elettricità per riscaldare il gruppo erogatore. Questo farà sì che non bisognerà rimuovere l’unità dalla base per preriscaldarla con acqua calda ma basterà selezionare una delle 3 temperature preimpostate (indicativamente 85°C / 90°C / 95°C) e aspettare che dopo 5-10 minuti si accenda la lucina che indica quando la temperatura viene raggiunta. Trattandosi di un gruppo riscaldato, non ci si dovrà quindi nemmeno preoccupare che esso si raffreddi durante l’estrazione e il bollitore servirà solo a portare a temperatura l’acqua.

Anche il pistone è stato ridisegnato, con un nuovo sistema con il quale viene collegato direttamente alla leva così che anche a fine estrazione si possa risollevare. Il gruppo sarà dotato di un portafiltro tradizionale con un manico in legno, in questo modo non ci sarà il pericolo di scottarsi durante le manovre.

Dettagli della Flair 58

Gruppo erogatore aggiornato, impugnatura a T, comando per selezione temperatura e portafiltro da 58 mm.

A supportare il filtro di dimensioni maggiorate, Flair 58 avrà anche una leva più lunga con un’impugnatura a T e inserti in legno. Sarà disponibile in un’unica versione adatta sia per il mercato a 110V che quello a 220V, non sarà compatibile con gli altri accessori Flair pre-esistenti e peserà circa 5,7 kg.; mentre per quanto riguarda il prezzo, sarà leggermente inferiore ai 500 dollari statunitensi. La presentazione ufficiale è prevista per marzo-aprile.

 Odyssey Espresso OE-1

Odyssey Espresso Argos

La OE-1 è il primo modello che verrà presentato dalla neo-nata Odyssey Espresso con base in Colorado. Questo progetto nasce nel 2019 quando Ross Ainsworth, basito dai prezzi delle attuali macchine per espresso, decide di realizzarne una che fosse sì in grado di esaudire le esigenze degli appassionati al caffè, ma che fosse anche piccola e abbordabile. 

A rendere unico questo progetto nel suo genere sarà un gruppo da 58 mm. che potrà essere utilizzato sia con un sistema di leva a molla con un picco di pressione di 9 bar che poi cala fino ad arrivare a 4,5 bar; oppure sia come una leva diretta, permettendoci quindi di scegliere il profilo di pressione. La conversione della macchina da un funzionamento all’altro sarà possibile grazie ad un sistema proprietario e sarà sufficiente svitare la parte superiore del gruppo che darà accesso alla molla, rimuovere quest’ultima e riavvitare nuovamente il “coperchio” ma questa volta ruotato di 180°.

Inoltre un dispositivo di regolazione PID sarà utilizzato per riscaldare la macchina in meno di 3 minuti, mantenendo una temperatura ideale e precisa dei nostri espressi. Con due sonde, una posta nella caldaia e una nel gruppo erogatore, l'OE-1 sarà in grado di compensare le fluttuazioni termiche del corpo macchina e rimanere stabile alla temperatura impostata. Chi opera con la Odyssey dovrà solo regolare la temperatura d'estrazione desiderata e una scheda elettronica farà il resto, gestendo la caldaia per assicurare la corretta temperatura del caffè mentre il gruppo si riscalda, sia che si tratti di un solo caffè o molteplici.

La OE-1 sarà quasi interamente realizzata in acciaio inox 304 con un peso di circa 6,8 kg., avrà una caldaia da 0,6 litri con lancia vapore e monterà di fabbrica una doccetta IMS Precision. I primi pre-ordini sono previsti per maggio 2021 e il prezzo indicativo sarà di 800 USD con l’opzione come extra di un manometro per la pressione di estrazione.

Componenti della Odyssey Argos

Scheda elettronica, pistone con molla e caldaia 

Londinium
Vige ancora molto mistero sul nuovo modello che la casa inglese Londinium dovrebbe presentare, tanto che persino il nome che avrà resta ancora sconosciuto. Le aspettative sono comunque alte e quello che sappiamo è che sarà il modello più piccolo ed economico dell’intera linea di macchine a leva del marchio.

La sua base occuperà solamente lo spazio di un foglio A4 e monterà un nuovo gruppo (più piccolo di quello della R24) da 58 mm. Non sappiamo però quanto tempo impiegherà ad arrivare in temperatura e nemmeno la sua stabilità.

Il funzionamento sarà completamente silenzioso in quanto non presenterà nessun tipo di pompa ma sarà simile a quello di una La Pavoni a leva oppure di una Olympia Cremina, con il tubo che pesca l’acqua direttamente all’interno della caldaia in pressione. Quest’ultima sarà in acciaio inossidabile e con una capienza di 1,7 litri; non sarà possibile collegarla alla linea idrica.

Come le sorelle maggiori, anche questo modello sarà prodotto in Inghilterra, la presentazione ufficiale è prevista per giugno e il prezzo dovrebbe essere di all’incirca 1'000 sterline.